La Corte di Cassazione ha pienamente accolto il ricorso presentato da Edwin nei confronti della sentenza della Corte d’Appello Milano che aveva stabilito la legittimità dell’uso da parte di Elio Fiorucci dell’utilizzo del marchio “Love Therapy by Elio Fiorucci” e altri assimilabili, iniziato dopo la rottura dei rapporti contrattuali fra le due parti. La Cassazione ha ritenuto fondati tutti e sette i motivi di ricorso presentati da Edwin e ha cassato la sentenza con rinvio ad altra sezione della Corte d’Appello di Milano.
Edwin è stata assistita dal partner di Osborne Clarke Diego Rigatti, che da 15 anni assiste Edwin in questa controversia che ha visto e vede ancora molti fronti litigiosi aperti. Rigatti commenta: “La soddisfazione per il risultato ottenuto è enorme. Questa sentenza, infatti, diventa cardinale nell’interpretazione dell’art. 21 CPI rispetto ai marchi patronimici originati da stilisti e designer, i cosiddetti “creatori del gusto e della moda“.
In particolare la Cassazione ha stabilito che un segno distintivo costituito da un certo nome anagrafico e registrato validamente come marchio non può essere nuovamente adottato come marchio, in settori merceologici affini, neppure dalla persona che porta quel nome; il diritto al nome trova infatti una sicura compressione nell’ambito dell’attività economica e commerciale quando è stato oggetto di registrazione prima e di notorietà poi.
La Corte ha anche stabilito che l’inserimento nel marchio di un patronimico identico con quello già utilizzato da un individuo in un marchio registrato divenuto celebre e poi ceduto a terzi, non è conforme alla correttezza professionale a meno che non sia giustificato da una reale esigenza descrittiva inerente all’attività; è tuttavia precluso che quest’ultima possa essere trasformata in un’attività parallela per il quale il marchio anteriore sia stato già registrato e abbia svolto funzione distintiva.
