Regolamentazione digitale

EU Accessibility Act - È ora di avviare i progetti interni di compliance

Published on 25th Jun 2024

La Direttiva Europea 2019/882 sui requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi (EAA) impone alle aziende di mettere in atto una serie di misure volte a rendere determinati prodotti e servizi più accessibili. È giunto il momento per le imprese di prepararsi a rendere i propri prodotti e servizi conformi all'EAA il prima possibile.

Digital image of scales of justice

Immagina e-book parlanti o un sito di e-commerce che dispone di tecnologie assistive come software di riconoscimento vocale o di lettura dello schermo. Ciò che può ancora sembrare una visione del futuro per alcune aziende o settori è destinato a diventare realtà, grazie alla Direttiva Europea 2019/882 sui requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi, c.d. EU Accessibility Act ("EAA"), recepita in Italia con il d.lgs. 82/2022. L'Unione Europea vuole permettere alle persone con disabilità di partecipare più pienamente al mondo digitale con disposizioni nazionali che saranno applicabili dal 28 giugno 2025.

L'EAA è una pietra miliare per le persone con disabilità: armonizza i vari requisiti di accessibilità all'interno dell'UE o li introduce per la prima volta in alcuni Stati Membri. In questo contesto, per accessibilità non ci si riferisce solo a quella "classica", intesa come mobilità, ma anche a quella digitale. L'EAA regola una vasta gamma di aree, dai requisiti di design alle informazioni sui prodotti, dagli obblighi di predisporre determinati documenti alle condizioni generali di contratto.

Le novità dal punto di vista soggettivo

In Italia, le disposizioni sull'accessibilità sono tutt'altro che una novità. Infatti, sin dal 2004, la legge 4/2004, c.d. Legge Stanca, pone in capo alla PA e (a partire dal 2022) in capo a determinati operatori privati (con un certo fatturato) determinati requisiti di accessibilità agli strumenti informatici, cioè ad applicazioni mobili, siti web e tecnologie assistive volti all'erogazione di servizi al pubblico. Ne abbiamo parlato qui.

La nuova legislazione dell'UE sull'accessibilità si applicherà a tutti gli operatori privati (con alcune eccezioni per le microimprese) – oltre che agli operatori pubblici – i quali dovranno intraprendere azioni positive per rendere i prodotti e i servizi più accessibili. Allo stesso tempo, i nuovi requisiti di accessibilità sono anche un'opportunità per le aziende di creare ambienti digitali più inclusivi e raggiungere nuove fasce di utenti.

Le sanzioni in breve

Le violazioni della conformità, tuttavia, potrebbero risultare costose e comportare significative azioni di enforcement, poiché gli Stati Membri sono obbligati a stabilire sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive. Le misure di enforcement vanno oltre le tradizionali sanzioni pecuniarie, in quanto includono ritiri e divieti di vendita di prodotti e la sospensione della fornitura di servizi. In breve, sono previste:

  • sanzioni amministrative pecuniarie fino a 40.000 euro;
  • per i prodotti, il ritiro del prodotto dal mercato e il divieto di vendita dello stesso;
  • per i servizi, la sospensione del servizio;
  • per gli operatori economici che ricadono nel campo di applicazione della Legge Stanca, una sanzione amministrativa pecuniaria fino al 5% del fatturato, se AGID invia loro una diffida e non si conformano alle prescrizioni ivi contenute.

Le aziende dovrebbero quindi familiarizzare con i requisiti di accessibilità sin dalla fase della progettazione per garantire una corretta conformità dei prodotti e dei servizi, dal momento che i requisiti specifici previsti dall'EAA sono complessi e potrebbero richiedere molto tempo per la loro implementazione.

 

L'EAA in sintesi
  • L'EAA è, come detto, una Direttiva europea che ogni Stato Membro deve recepire nel diritto nazionale. Ciò significa che, sebbene i suoi principi siano uguali in tutta l'UE, alcuni requisiti specifici di attuazione possono variare tra gli Stati Membri.
  • I requisiti dell'EAA si applicano solo a determinate categorie di prodotti e servizi (ad esempio, i siti di commercio elettronico e una vasta gamma di hardware) che vengono immessi sul mercato o forniti dopo il 28 giugno 2025.
  • È previsto un periodo transitorio di 5 anni per: (a) la prestazione di servizi utilizzando prodotti che venivano già utilizzati in modo legittimo prima del 28 giugno 2025 per fornire servizi analoghi (ad esempio, set-top box per servizi di streaming TV), e (b) contratti di servizio in essere prima di tale data.
  • Sono inoltre previste esenzioni nel caso in cui la conformità richieda "modifiche sostanziali" ai prodotti e ai servizi o imponga oneri sproporzionati legati ai costi di attuazione.

Le presunzioni di conformità si applicano quando vengono soddisfatti determinati standard. Questi requisiti possono cambiare nel tempo

Quali prodotti sono interessati?

I requisiti dell'EAA non si applicano a tutti i prodotti, ma solo a determinati prodotti, tra i quali:

  • i cosiddetti sistemi hardware generici per computer, compresi i sistemi operativi. Sono ricompresi i classici computer desktop e dispositivi come laptop, smartphone e tablet;
  • le apparecchiature terminali per i servizi di comunicazione elettronica. Sono ricompresi prodotti con funzionalità interattive che sono utilizzati per i servizi di comunicazione elettronica, come telefoni cellulari, tablet, modem o router;
  • le apparecchiature terminali per l'accesso a servizi media audiovisivi (es. chiavette TV, console di gioco, etc.);
  • e-reader, cioè i dispositivi portatili per la lettura. Questi dovrebbero essere utilizzabili anche da persone con difficoltà nella lettura, per esempio visive, dovendo così essere dotati di funzionalità di lettura vocale;
  • terminali self-service (principalmente distributori automatici di contanti, biglietti, informazioni e check-in).
     

I requisiti riguardano i prodotti stessi, come il design delle interfacce utente e le funzionalità, ma vanno anche oltre. Ad esempio, l'EAA specifica anche i requisiti per le istruzioni di installazione e l'imballaggio.

Gli obblighi possono applicarsi al produttore, rappresentante autorizzato, importatore e distributore. Ciò significa che i requisiti devono essere di interesse anche per le aziende al di fuori dell'UE, laddove offrano i loro prodotti ai consumatori nell'UE. Oltre agli obblighi di design, i prodotti dovranno avere la marcatura CE e la conformità dovrà essere documentata dal punto di vista tecnico.

Quali servizi sono interessati?

Anche vari servizi che costituiscono una parte importante della vita quotidiana ricadono nel campo di applicazione dell'EAA. I servizi interessati includono:

  • il commercio elettronico in ogni sua forma. Ad esempio, ci rientra la vendita online di prodotti o servizi come la prenotazione di un taxi tramite una App;
  • servizi di accesso ai servizi media audiovisivi, inclusi servizi in streaming e le guide elettroniche;
  • servizi di comunicazione elettronica, ad eccezione di quelli machine-to-machine (in altre parole, qualunque servizio di comunicazione elettronica che preveda come utente un essere umano dalle telefonate agli sms e alle chat);
  • servizi bancari per i consumatori, inclusi i contratti di credito al consumo, i servizi relativi agli strumenti finanziari, i servizi di pagamento, i servizi collegati ai conti di pagamento e i servizi moneta elettronica;
  • gli e-book e i software di lettura degli stessi;
  • i servizi  di trasporto passeggeri aerei, con autobus, ferroviari e per vie navigabili (ad esempio, siti web, applicazioni mobili, biglietti elettronici, servizi di biglietteria elettronica e terminali self-service interattivi), con determinate eccezioni.
     

Per tutti i servizi sopra menzionati, tutti i relativi siti web e app devono essere percepibili, utilizzabili, comprensibili e solidi.

Quali sono le eccezioni?

Vi sono alcune eccezioni che le aziende possono invocare. In primo luogo, contenuti specifici di siti web e app, come i servizi di mappe o alcuni archivi, sono esclusi.

Ulteriori eccezioni specifiche riguardano:

  • le microimprese (esenzione completa per quanto concerne i servizi, parziale per i prodotti);
  • le situazioni in cui la conformità comporterebbe una "modifica sostanziale" di un prodotto o servizio; e
  • le situazioni in cui la conformità imporrebbe un onere economico sproporzionato (basato su un test costi/benefici previsto nell'EAA e i cui criteri potranno essere meglio dettagliati dalla Commissione Europea).

Prossimi Passi: Priorità per i prossimi 12 mesi

Le normative nazionali sui requisiti di accessibilità diventeranno applicabili tra meno di un anno, il 28 giugno 2025. Le imprese interessate dovrebbero quindi avviare subito dei progetti di conformità all'EAA, per individuare e adottare misure volte a garantire il rispetto dei requisiti di accessibilità da parte di prodotti e servizi.

Come?

Primo passo: verificare se i prodotti e servizi rientrano nel campo di applicazione dell'EAA.

  • Per tutti i prodotti e servizi offerti, le imprese dovrebbero verificare se rientrano nell'ambito di applicazione dell'EAA. Poiché il wording dell'EAA risulta in taluni punti di difficile interpretazione, potrebbero esserci casi limite in cui l'applicabilità della normativa non è immediatamente evidente.
  • Dovrebbero, inoltre, essere considerate le possibili esenzioni ed i periodi di transizione.

Secondo passo: effettuare una mappatura dei requisiti di accessibilità applicabili.

  • Occorre determinare gli obblighi applicabili ai prodotti e servizi individuati nella prima fase della due diligence e verificare eventuali specificità/deviazioni della normativa locale negli Stati Membri in cui tali prodotti e servizi sono offerti.
  • Potrebbe essere necessaria una revisione di elementi tra cui il design tecnico specifico dei prodotti e servizi e le informazioni e l'etichettatura relative a tali prodotti e servizi, nonché dei contratti con gli utenti.

Terzo passo: effettuare una mappatura della catena di fornitura e distribuzione.

Il posizionamento dell'azienda nella catena di fornitura e distribuzione dovrebbe essere chiaramente determinato, poiché la portata degli obblighi potrebbe essere influenzata dal ruolo svolto dall'azienda. Tutti gli operatori economici che intervengono nella catena di fornitura e distribuzione sono tenuti a garantire che siano messi a disposizione sul mercato solo prodotti conformi alla presente direttiva. Tuttavia, ciascun operatore dovrebbe essere responsabile in relazione al proprio ruolo.

Quarto passo: avviare progetti concreti di compliance.
L'implementazione dell'EAA potrebbe richiedere il coinvolgimento di diversi team aziendali, come programmatori, designer della user experience, dipartimenti di marketing e servizio clienti, oltre agli altri soggetti nella catena di fornitura e distribuzione.

Commento di Osborne Clarke

Data la portata dell'EAA, le imprese dovrebbero attivarsi il prima possibile, vista l'imminente data di applicazione del 28 giugno 2025, a meno che non valutino di rientrare nel periodo transitorio che termina il 28 giugno 2030. Inoltre, le imprese (non solo i produttori) dovrebbero prestare attenzione al fatto che l'ambito geografico dell'EAA potrebbe essere più ampio rispetto al territorio dell'UE, coinvolgendo potenzialmente soggetti al di fuori dell'UE che cercano di vendere nel mercato dell'UE.

Il tutto è da sommarsi alle difficoltà interpretative di alcuni passaggi della nuova normativa (in attesa di eventuali linee guida dell'UE o degli Stati Membri).

 

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* This article is current as of the date of its publication and does not necessarily reflect the present state of the law or relevant regulation.

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