Processo civile telematico: ultimi aggiornamenti
Published on 8th Oct 2024
Nuove specifiche tecniche
È terminata l'attesa, durata quasi otto mesi, per l'entrata in vigore delle nuove specifiche tecniche del processo civile telematico ("PCT"), pubblicate lo scorso 7 agosto 2024 sul Portale dei Servizi Telematici del Ministero della Giustizia, in sostituzione delle precedenti in vigore dal 14 aprile 2014.
Le nuove specifiche tecniche previste dal Provvedimento, in vigore dal 30 settembre 2024, si sostanziano in tre principali novità.
I nuovi formati documentali ammessi
La principale novità riguarda la possibilità di depositare all'interno dei fascicoli telematici documentazione in formati precedentemente non ammessi, come file audio/video.
In particolare, dopo dieci anni, è ora prevista la possibilità di depositare filmati e/o riproduzioni fonografiche. Un vero e proprio passo in avanti per il nostro sistema processuale, basti pensare alla potenzialità di quest'ultimi in campo probatorio.
Di seguito, le principali modifiche:
- Documenti: i "normali" formati PDF o PDF/A (.pdf), Rich-Text Format (.rtf), sono ora ammessi anche su supporto specifico per PDF/A anche nei formati A4 e A3;
- Immagini: i formati già ammessi JPEG (.jpg, .jpeg) e TIFF (.tif, .tiff) sono ora ammessi con più estensioni;
- Video: sono ora ammessi i formati video MPEG2, MPEG4 e AVI;
- Audio: sono ora ammessi formati audio quali MP3, FLAC, RAW, WAV e AIFF;
- Nuovi formati ammessi: file DICOM, che consentono di acquisire e archiviare grandi quantità di immagini e dati in un unico datastore. Le immagini salvate in formato DICOM hanno un range molto dinamico (fino a 16 bit).
Accettazione automatica dei depositi telematici civili
La seconda novità introdotta prevede un sistema automatizzato per l'accettazione dei depositi telematici che elimina, una volta per tutte, la necessità di intervento da parte del cancelliere.
Prima dell'introduzione delle nuove specifiche tecniche, infatti, la cancelleria doveva accettare "manualmente" il deposito, anche nel caso in cui lo stesso risultasse eseguito regolarmente. Da oggi, l'accettazione del deposito avverrà quindi automaticamente, salvo casi in cui verranno rilevate dal sistema delle anomalie/irregolarità in fase di deposito.
Inoltre, il contenuto del deposito confluirà automaticamente nel fascicolo telematico.
L’accettazione automatica sarà però limitata, come si dirà di qui a breve, solo ad alcune tipologie di atti. In particolare, con riferimento al procedimento ordinario di cognizione il meccanismo descritto opererà per i seguenti atti:
- Memoria ex art. 171-ter, n. 1
- Repliche ex art. 171-ter, n. 2
- Controrepliche ex art. 171-ter, n. 3
- Istanza di accoglimento della domanda (art. 183-ter c.p.c.)
- Istanza di rigetto della domanda (art. 183-quater c.p.c.)
- Memoria istruttoria ex art. 183 u.c. c.p.c.
- Memoria di replica ex art. 183 u.c. c.p.c.
- Deposito documenti autorizzati in udienza
- Deposito note scritte in sostituzione udienza
- Note scritte PC
- Note conclusionali
- Comparsa conclusionale ex art. 190 c.p.c.
- Memoria di replica ex art. 190 c.p.c.
Aumento della capacità massima della "busta" telematica in fase di deposito
La terza novità riguarda invece la capacità della "busta" telematica.
Ai sensi del nuovo articolo 17, co. 4 del Provvedimento “La dimensione massima consentita per la busta telematica è pari a 60 Megabyte.”
Tale novità è tutt'altro che superflua. Infatti, se prima dell'entrata in vigore delle specifiche tecniche la busta telematica contenente l'atto principale e i documenti allegati all'atto in fase di deposito non potevano superare il "peso" di 30 Megabyte, ora la dimensione massima consentita risulta essere di 60 Megabyte, agevolando sensibilmente le operazioni in fase di deposito.
L’Avvocato, nell’effettuare un deposito telematico, dovrà quindi verificare che la busta cifrata generata dal redattore sia di peso informatico inferiore o pari a 60 Megabyte, dovendo, diversamente, ricorrere ai depositi multipli complementari.
Continua la digitalizzazione dei processi civili
Queste modifiche rappresentano per gli "addetti ai lavori" un significativo passo avanti nella digitalizzazione dei processi civili e penali, aumentando l’efficienza e la sicurezza delle operazioni telematiche.
Esse consentiranno infatti una gestione più rapida ed efficiente dei depositi telematici ponendo altresì le basi per una completa digitalizzazione del processo civile.